Le Marne Relais ospita Chiara Maci
Chiara Maci
Chiara Maci soggiorna al Relais, tra cucina e natura.
Ecco l'intervista alla famosa foodblogger.
Chiara Maci, mamma orgogliosa e foodblogger di successo, ci racconta cosa significa cucinare e vivere l’infanzia nel Cilento. Ma quanto c’è di Chiara nelle sue ricette e cosa avrà apprezzato del soggiorno a Le Marne?
Oggi ho il piacere di condividere questa nuova puntata di Quattro chiacchiere sul bassotto con Chiara Maci. Benvenuta! Come ti racconti? Chi è Chiara Maci?
“Chiara è un sacco di cose, è un insieme di tante vite. Sono nata in provincia di Salerno, nel Cilento, dove ho vissuto per 11 anni, e proprio quelli sono stati gli anni in cui ho iniziato ad amare il cibo in cassetta. Quando sono arrivata a Bologna ho visto per la prima volta il cibo in vaschetta: un format a cui non ero abituata perché conoscevo solo le cassette di legno e i barattoli e per me fino ad allora era quella la vera cucina: mia madre col grembiule dietro ai fornelli sin dalla mattina presto e nessuna vaschetta. A Bologna mi sono laureata in giurisprudenza, poi ho fatto un master a Milano in marketing e sono entrata in un’azienda in cui sono rimasta per due anni. Dopo di che ho scelto di cambiare totalmente vita e ho aperto un blog con mia sorella, “Sorelle in pentola”. Fu uno dei primissimi blog di cucina che nel giro di un anno e mezzo diventò uno dei blog più letti in Italia.”
Le Marne ha una filosofia consolidata, ovvero quella di allenare il corpo e la mente. Il Relais infatti offre importanti strutture sportive. Come ti approcci a questa filosofia? C’è qualche attività quotidiana che metti in pratica?
“Come attività fisica cammino 10km al giorno tutti i giorni, anche col brutto tempo: la camminata è il mio allenamente e allenafisico. Per me camminare è qualcosa che mi isola da tutti e grazie a cui riesco a concentrarmi su un sacco di cose, se voglio posso evitare di percepire quello che ho attorno e isolarmi totalmente. Camminare fa bene al corpo ed è diventata una necessità, un’abitudine.”
Qui a Le Marne, in questo posto immerso nella natura, qual è stato il tuo primo impatto quando sei scesa dall’auto?
“Il silenzio è stata la prima cosa che ho notato. Negli anni l’ho amato e odiato, perché vengo da una famiglia molto caotica, molto affollata. Ho vissuto il silenzio solo quando ho iniziato a vivere da sola e in quel momento accendevo la musica o la tv per evitarlo. Oggi invece il silenzio rappresenta la pace, e mi permette di concentrarmi su me stessa.”
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