Ora di Grazia

Son nato ieri che mi sbigottisce
il carabo fuggente, e mi trastullo
della cetonia risopita sullo
stame, dell'erba, delle pietre lisce?

E quel velario azzurro tutto a strisce,
si chiama «cielo»? E «monti» questo brullo?
Oggi il mio cuore è quello d'un fanciullo,
se pur la tempia già s'impoverisce.

Non la voce così dell'Infinito,
né mai così la verità del Tutto
sentii levando verso i cieli puri

la maschera del volto sbigottito:
«Nulla s'acquista e nulla va distrutto:
o eternità dei secoli futuri!».

Guido Gozzano

Guido Gozzano (1883 – 1916), d’origine torinese, a scuola non è uno studente brillante, tanto che lascia inconclusi gli studi in legge, preferendo seguire le sue passioni: la scrittura, ma anche la vita mondana. “L’Ora di Grazia” racconta la piena realizzazione del poeta e le emozioni positive che ne derivano.